Ed il "povero" Valentino Rossi capitolò. Ora pagherà 35 milioni di euro all'erario. Peccato che magari questi soldi andranno a pagare gli stipendi dei giudici di sinistra, dei parlamentari etc. e non in beneficenza, per esempio.
E' comunque da notare come Valentino rischia la vita ogni volta che sale in moto, anche fossero dei semplici test, e che un team di sanguisughe invidiose dell'agenzia delle entrate di Pesaro, gente che si alza la mattina solo con il ghigno e la rabbia di andare a scovare chi sta meglio di loro, indipendnetemente se evada (brutto) le tasse o le paghi.
Dobbiamo essere grati a Valentino di essere rimasto italiano e di aver fatto "pace" col fisco, poteva anche fottersene e prendersi la residenza inglese o del principato di monaco, così l'inno di Mameli non si sarebbe più sentito per le sue vittorie.
martedì 12 febbraio 2008
Valentino ed il fisco
Pubblicato da MaBu alle 13:20
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